L’operatore pedagogico teatrale, o meglio educatore pedagogico teatrale, lavora nell’ambito di processi formativi ed educativi strettamente interconnessi con l’arte teatrale o il Teatro-Educazione.
Nell’ottica di una nuova frontiera di insegnamento della disciplina pedagogica teatrale, questa figura si inserisce in modo professionale e trasversale.
Il teatro è un’arte che permette l’espressione dell’essere umano e della sua creatività. Immettere questa disciplina teatrale pedagogica nei contesti educativi rafforza la potenza di questo mezzo, tanto conosciuto quanto ignorato nei contesti di formazione.
Teatro e immaginario comune
Spesso si pensa al laboratorio teatrale come ad una pura messa in scena e al processo di lavoro che deve portare irrimediabilmente ad una performance finale.Certamente, ma c’è molto di più.
Quando si parla di pedagogia teatrale si pensa proprio a un processo formativo completo mirato all’utilizzo del “mezzo teatrale” nelle relazioni educative.
Grazie al laboratorio teatrale, l’educatore mette in atto strategie volte alla crescita psico-fisica, personale e relazionale a 360°.
Il teatro è infatti un efficace mezzo di educazione per il fatto che coinvolge l’individuo intero, con la sua corporeità e fisicità, con i suoi sentimenti e il suo pensiero, ma anche con la sua profonda umanità, con la sua coscienza dei valori, con la sua più immediata e spontanea socialità.
In tale contesto il ruolo dell operatore pedagogico teatrale è simile a quello di un maestro o di un educatore. Nello specifico questa figura opera in contesti laboratoriali protetti e organizzati. Il suo ruolo si basa sull’educazione alla teatralità per contribuire al benessere psico-fisico e sociale della persona, per questo si pone come un mezzo e non come un fine della sua crescita e del suo cambiamento.
Il teatro resta il veicolo per la conoscenza di sé
L’educando si realizza come individuo e come soggetto sociale, può esprimere la propria specificità e diversità in quanto portatore di un messaggio da comunicare mediante il corpo e la voce.
L’educatore stimola nei partecipanti le capacità, accompagna verso una maggiore consapevolezza delle proprie relazioni interpersonali, stimola la riflessione post-azione che permette di acquisire coscienza di ciò che è stato compiuto.
L’educatore pedagogico teatrale interviene nel percorso per raggiungere determinati obiettivi formativi, grazie alla propria professionalità e “cura educativa”.
Le finalità di un percorso pedagogico teatrale
L’operatore pedagogico teatrale, attraverso il percorso laboratoriale persegue le seguenti finalità generali:
- favorire la conoscenza di sé e dell’altro attraverso il linguaggio teatrale
- valorizzare, facendola emergere, l’identità di ogni singolo alunno
- rafforzare l’autostima e la fiducia in se stessi
- stimolare alla socializzazione e alla capacità di lavorare insieme, accrescendo la capacità di relazione e di cooperazione nel gruppo
- migliorare la qualità della comunicazione interpersonale
- condurre ad una più consapevole percezione del proprio corpo e dello spazio che esso occupa quando si muove
- sviluppare il proprio potenziale espressivo
- aiutare a comprendere il valore dell’altro come persona nella sua diversità e unicità
- facilitare il decentramento da sé e dalle proprie posizioni
- aprire alla libertà di pensiero, creatività, espressione
Durante gli incontri di laboratorio l’educatore farà lavorare gli alunni sui seguenti aspetti:
- Corpo: mediante tecniche di rilassamento e di percezione corporea
- Spazio: per prendere coscienza di sé stessi e dell’ambiente
- Emozioni: per entrare in contatto con le proprie emozioni e riconoscerle
- Gruppo: attraverso esercizi di fiducia e coraggio
- Relazione: con il monologo e il dialogo
- Costruzione: del personaggio teatrale
- Creazione: dell’ambiente nello spazio scenico
- Tempo: con il racconto di una storia sulla scena