Un famoso regista e attore svedese diceva che il teatro “non è altro che l’incontro tra esseri umani, tutto il resto è contorno”.
Salire sul palco e mettere in scena una performance è il prodotto finale di un processo collettivo di lavoro.
Il lavoro di gruppo, dalla propedeutica allo spettacolo, spinge a rafforzare la socializzazione tra i ragazzi, bambini o adulti stessi di una compagnia teatrale.
Non si è soli a teatro, ma si fa parte di un insieme di persone. Si viene a formare una propria “squadra” che diventa il punto di partenza dell’intero gruppo.
Teatro è scuola
Le potenzialità del lavoro di gruppo, anche a scuola, si evincono da una maggiore consapevolezza d’insieme, dalla forza di tutti i soggetti che aspirano a raggiungere un determinato obiettivo. I progetti di “cooperative learning”, per esempio, rinforzano il gruppo e le relazioni reciproche.
A teatro il gruppo si conosce passo dopo passo, lezione dopo lezione, prova dopo prova. Ciascuno diventerà un personaggio e collaborerà alla realizzazione dello spettacolo. Il lavoro “dietro le quinte”, ossia il percorso che porta allo spettacolo, è ricco di esperienze, avvenimenti e vissuti del soggetto nel gruppo.
Le relazioni sociali e affettive migliorano e si incrementano grazie all’attività teatrale.
Il teatro mette in funzione obiettivi sociali ed educativi, volti a migliorare la qualità delle relazioni interpersonali. L’individuo inizia a credere nell’altro e negli altri, si affida al gruppo per le attività di lavoro perché senza di esso tutto cesserebbe.
Gli obiettivi principali, interconnessi tra loro, che il gruppo mette in moto sono:
- collaborazione
- creatività
- solidarietà
- condivisione
- partecipazione
- affettività
Il teatro è a tutti gli effetti una forma d’arte completa, in cui si fondono armonicamente conoscenze, creatività e competenze emotivo/sociali. Una risorsa preziosa per far lavorare i gruppi laboratoriali, le compagnie teatrali o le classi in modo attivo.
Teatro è collaborazione
Dal punto di vista scolastico la collaborazione tra gli studenti diventa fondamentale. L’approccio teatrale si rispecchia anche a livello didattico e permette agli studenti di rappresentare i contenuti in modo diverso, secondo le proprie capacità e competenze. Durante il percorso teatrale ciascuno sarà una risorsa per l’intero gruppo.
La pratica del “ far teatro” a scuola assume una notevole valenza educativa poiché tale attività è sostanzialmente di natura antropologica; la crescita e la formazione dell’uomo, infatti, sia individuali che collettive, son passate storicamente attraverso la conoscenza e la consapevolezza estrapolate dalle rappresentazioni della realtà riprodotte dall’arte teatrale.
Un laboratorio teatrale organizzato ad hoc in un contesto di corso o di classe segue le medesime regole e i medesimi obiettivi.
La partecipazione del gruppo è unanime, le simulazioni e le prove mettono ciascuno alla prova all’interno di un contesto collettivo che inizialmente misura e osserva, ma che successivamente contiene e abbraccia il singolo.
Di conseguenza, le relazioni sociali migliorano, l’affettività viene espressa implicitamente ed esplicitamente, affiorano le emozioni positive e negative, la creatività si moltiplica e la collaborazione tra i partecipanti si rinforza ulteriormente.Nella fattispecie se ciascun attore assume, oltre al personaggio del copione, anche un ruolo specifico nell’organizzazione della “macchina teatrale” (come ad esempio il coreografo, il costumista, lo scenografo, ecc.), il grado di partecipazione e motivazione al progetto aumentano vertiginosamente.