L’educazione alla teatralità si configura in un progetto che permette di far interagire piani diversi dell’esperienza (il gioco, la narrazione, l’identità, la continuità, il rito, la relazione), diventando fondamentale per la crescita.
Come insegnante di scuola primaria e regista teatrale, ho interagito con bambini e ragazzi che, facendo teatro, hanno “riscoperto” una sensibilità. Una sensibilità tutta da rimettere in moto e che li ha spinti a mettersi in gioco anche nei momenti più difficili, gettando via la loro “maschera” ed andando al di là delle apparenze. Imparando a leggere le “storie” nascoste dentro ognuno di loro; quelle “storie” che possono essere tante e sempre diverse, storie che riguardano le loro esperienze, le loro emozioni e le loro idee. O semplicemente storie inventate che rappresentano simbolicamente la realtà e dalle quali si può riflettere.
La comunicazione è essenziale per poter condividere questa esperienza.
Teatro è comunicazione
A teatro si parla, si comunica sia con il corpo che con la voce.
Il linguaggio teatrale si compone principalmente di questi due aspetti: il verbale e il non-verbale. L’attività teatrale aiuta dunque a potenziare l’abilità comunicativa e relazionale, attraverso l’uso consapevole del corpo, della voce e dello spazio.
Attraverso varie tecniche teatrali, il laboratorio di teatro aiuta a conoscere e gestire il proprio linguaggio non verbale (posture, gesti, voce, uso dello spazio) e ad arricchire la propria capacità di comunicazione e renderla più efficace.
Per rendere questo percorso proficuo, bisogna imparare anche ad ascoltare. Fare teatro significa osservare l’altro e ascoltarlo, al fine di comprenderlo.
Solo in questo modo sarà possibile interpretare il linguaggio non verbale dell’interlocutore e capire quando intervenire sia con il corpo che con la voce.
Il percorso laboratoriale si fonda su diversi aspetti: esercizi, prove, simulazioni, studio del copione, creazione del personaggio. Questi esercizi facilitano la comunicazione e la comprensione reciproca. In una situazione di classe è optabile lavorare sulle potenzialità della comunicazione, dell’espressione dei sentimenti e delle emozioni.
Il teatro aiuterà a superare il timore di parlare e di comunicare, poiché con il tempo insegnerà ad aprirsi agli altri senza timore di giudizio e di valutazione.
Obiettivi di un percorso pedagogico teatrale
Grazie ad un progetto pedagogico teatrale, si potrà, dal punto di vista comunicativo:
- Migliorare l’espressione verbale e non verbale
- Imparare elementi di dizione e di linguaggio specifico
- Migliorare la comunicazione interpersonale e di gruppo
- Esprimere emozioni e sentimenti
- Superare la paura di parlare in pubblico
- Potenziare la capacità di ascolto
- Migliorare la sicurezza espositiva
Fare teatro significa comunicare a 360 gradi ed è importante rafforzare questo aspetto in quanto si riflette anche a livello scolastico.
Parlare agli altri in modo fluente e disinvolto può aiutare gli alunni anche nell’esposizione delle varie discipline scolastiche. Il fine è quello di sentirsi sicuri di fronte all’interlocutore ed esprimere al meglio storie, considerazioni, idee o la rappresentazione del proprio personaggio.
Una tipologia di percorso come questo, può indubbiamente stimolare l’autostima e la sicurezza di sé.