La formazione individuale getta le sue basi nelle origini familiari, tradizioni orali o scritte tramandate di generazione in generazione; nelle tracce genetiche relative allo sviluppo biologico e intellettuale; nell’apprendimento personale, scolastico ed esperienziale.
Si può attingere ovunque, perché l’individuo è una somma di tanti fattori che si intersecano fra loro.
Quello che rende speciale e unica una persona è l’apporto psicologico e motivazionale verso una crescita mirata allo sviluppo individuale.
Un individuo è sempre diverso da un altro
Questo è il bello dell’umanità, sapere di essere miliardi al mondo ed essere ciascuno diverso. Non parlo di caratteristiche fisiche ma morali, intellettuali, cognitive, creative ecc.
Ciascuno può scegliere se sviluppare un certo lato della personalità, oppure di non far niente e vivere passivamente uniformandosi ai propri simili. Insomma, ciascuno è dotato di libero arbitrio: la capacità di scelta decisionale.
La formazione individuale attraverso il teatro
Nella formazione della personalità sono tanti i fattori positivi che intercorrono nello sviluppo completo dell’individuo.
L’ambiente e le persone che ci circondano plasmano il soggetto e possono orientarlo in un modo o nell’altro.
In questo frangente, se una persona possiede stimoli necessari al cambiamento e alla crescita positiva di sé, ha la speranza di percorrere una strada serena, motivata e consapevole.
In questo caso non è interessante identificare i fattori positivi e negativi afferenti alla crescita psicopedagogica di un individuo, ma voglio puntare su uno strumento educativo e formativo: il teatro.
Personalmente, sia nella vita scolastica che lavorativa, quest’attività mi ha permesso di crescere con punti di riferimento oltre che con consapevolezza nelle interazioni sociali.
Grazie all’esperienza universitaria “teatro e pedagogia” ho imparato che il teatro non è nient’altro che uno strumento per diventare grandi, per conoscere se stessi e per entrare più facilmente in relazione con gli altri.
Il teatro diventa pedagogia della crescita perché fa parte della formazione personale.
Prima come allieva, poi come attrice, successivamente come insegnante di teatro ho “toccato con mano” l’esperienza teatrale nella sua interezza.
Teatro in pedagogia significa innanzitutto mettere al centro dell’esperienza l’uomo, prima che l’attore, e godere dell’opportunità che il teatro offre a ognuno di noi per aprirsi sulla scena e nella vita.
Si può crescere con il teatro se lo si considera un mezzo per arrivare ad altro, per andare oltre, per scoprire le proprie potenzialità, per sviluppare le competenze umane ed emotive e per superare quelle difficoltà che spesso nella vita di tutti i giorni ci impediscono di essere più liberi.
Difficoltà corporee e psicologiche.
Il teatro aiuta a prendere consapevolezza del proprio corpo e della propria mente.
E allora perché non pensare ad un corso di teatro educativo?
Il teatro educativo è il teatro di formazione.
L’obiettivo principale è non avere paura di conoscere più profondamente se stessi e di entrare in relazione con gli altri.
Se si prova paura allora bisogna provare a superare questa ritrosia ed…entrare nel cerchio!
L’adulto potrebbe stimolare il figlio, il marito potrebbe convincere la moglie, l’amico potrebbe parlare all’amico, l’insegnante potrebbe parlare all’alunno.
Se la scelta di partecipare ad un corso teatrale non parte da noi stessi, ci sarà sempre qualcuno che ci può stimolare a farlo.
Non siamo soli al mondo. E nel gruppo teatrale si scoprirà un mondo di persone che non abbiamo mai visto, con caratteristiche particolari, evidenti, criticabili oppure stimabili.
Gli individui, sia adulti che bambini, che fanno parte di un gruppo teatrale si conoscono passo per passo e approfondiscono se stessi in relazione agli altri. Senza contare che la condivisione di un progetto comune potrebbe fungere da collante per un legame ancora più importante.Dunque in questo tipo di lavoro prima emergela persona e dopo l’attore.