Come ci si comporta con gli alunni con disabilità o con problematiche comportamentali?
Il progetto del Green Tour viene rivolto a tutti gli alunni a partire dalla scuola d’infanzia fino ad arrivare alla scuola media.
Il programma è calibrato per le diverse età e, in particolare, per:
- i piccolini le attività sono molto ludiche e animative;
- i bambini di scuola primaria le attività teatrali si compiono sulla base delle improvvisazioni e dei quiz teatrali;
- i ragazzi di scuola media si attiva un progetto più elaborato sul tema.
In ogni percorso la base animativa, giocosa e interattiva è sempre presente, vengono modificati soltanto gli argomenti e l’approfondimento di certi spunti.
Tuttavia, l’educatore sa calibrare il percorso in svolgimento prendendo spunto dalla caratteristica delle classi e dalle suggestioni che ogni volta emergono dai bambini o dai ragazzi.
L’ottica inclusiva del Green Tour
Il progetto è scritto in un’ottica inclusiva, perciò possono parteciparvi anche i soggetti con disabilità o con diagnosi funzionali lievi.
Quando si progetta un percorso didattico seguendo l’ottica inclusiva si tengono conto di alcuni aspetti, che ritroviamo anche nel percorso Green:
- creare un contesto collaborativo e partecipativo
- valorizzare le differenze tra i soggetti
- creare un buon clima di gruppo nell’ottica del cooperative learning
Come integrare gli alunni con disabilità o con problematiche comportamentali nel progetto?
Le attività proposte dal Green Tour si adeguano allo stile di lavoro cooperativo.
I bambini partecipano alla lettura animata, al gioco teatrale di presentazione, al laboratorio creativo con uso di materiali di riciclo, al quiz teatrale di gruppo, alle improvvisazioni sul tema e alla rielaborazione finale. Il tutto allo stesso identico modo senza differenze concettuali marcate o problem solving complicati da risolvere.
In questo tipo di impostazione tutti i bambini, compresi quelli certificati con disabilità, hanno la possibilità di ascoltare e partecipare grazie alla guida dell’educatore. Il format risulta perfettamente adattabile.
L’educatore e l’insegnante di classe o di supporto attribuiscono dei ruoli ai soggetti con particolari difficoltà. Per esempio chiedono loro di mostrare alla classe le illustrazioni della storia iniziale o di costruire qualcosa di rappresentativo con gli oggetti di riciclo, grazie al contributo dei compagni per l’allestimento, ecc.
In altre situazioni particolari, gli alunni vengono affiancati dall’insegnante nell’esperienza concreta per far esprimere loro le emozioni. Tutto il format risulta così interattivo ed esperienziale, in modo che chiunque a proprio modo possa parteciparvi e dare un proprio contributo.
Se invece le risorse attentive di alcuni soggetti con disabilità o con problemi comportamentali sono scarse, gli insegnanti collaborano per permettere loro di prendersi una pausa temporanea dall’incontro per rientrare in un momento successivo.
Il format è suddiviso in piccole sezioni separate, anche se collegate da un filo comune. Sezioni dotate di flessibilità, per cui si può entrare ed uscire dall’incontro in momenti diversi se necessario.
Se ci sono casi, invece, abbastanza gravi per il gruppo e per la conduzione, l’insegnante di classe rivolge loro un’attenzione specifica. Non si va verso un allontanamento coatto, ma per strategie di intervento legate a un momento giocoso che possa destare interesse nel soggetto.
La Flessibilità e l’adattamento
Possiamo definire che il progetto Green Tour si adatta indistintamente a tutti gli alunni.
Solitamente alla fine del format ci vengono dati dei feedback molto positivi: bambini entusiasti che ci domandano se torniamo il giorno dopo, insegnanti che richiedono un approfondimento futuro sui temi affrontati e alunni disabili o con problematiche diverse che vorrebbero continuare a giocare all’interno del percorso allestito dall’educatore.
Le reazioni ci fanno capire che siamo sulla strada giusta, una strada che non esclude nessuno.